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Prove di flessione e impatto Dynstat in accordo alla normativa DIN 53435

Per la caratterizzazione delle proprietà del materiale nei componenti in plastica vengono eseguite prove di flessione Dynstat, prove di flessione ad impatto Dynstat e ad impatto con intaglio, in accordo alla normativa DIN 53435.

Descrizione Prova di flessione Video Sistemi di prova

Test di impatto Charpy/impatto con intaglio Sistemi di prova

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  • Brochure settore industriale: Materie plastiche e gomma PDF 9 MB

Prove di flessione Dynstat e a impatto in accordo alla normativa DIN 53435

Se, per mancanza di spazio, si possono ricavare da parti stampate per iniezione solo provini di dimensioni relativamente ridotte, i due metodi di prova Dynstat offrono interessanti opzioni per la caratterizzazione comparativa delle proprietà statiche e dinamiche dei materiali. Fondamentali per il controllo qualità e lo sviluppo del prodotto.

La normativa DIN 53435 è stata completamente rivista e aggiornata nel 2017, i contenuti della stessa normativa DIN 53435 sono stati combinati con la DIN 51230 . Allineando questa normativa con le altre relative alle prove di impatto: ISO 179-1 per , per Izod e ISO13802 per quanto riguarda le caratteristiche e la taratura, il testo è stato unificato e aggiornato in base all’attuale tecnologia. L’utilizzo di un intaglio di tipo A è una novità per le prove di flessione a impatto Dynstat. Lo stesso intaglio viene usato nelle normative Charpy e Izod. Per le prove di flessione statiche è stato introdotto uno strumento di flessione con misurazione elettronica della torsione. I dati di precisione raccolti da questi metodi di prova e i tipi di intaglio ora approvati forniscono informazioni sui possibili campi di applicazione.

Prove di flessione Dynstat

  • La prova di flessione Dynstat è stata progettata come un test di flessione a quattro punti.
  • Con il nuovo dispositivo di prova è possibile eseguire il test su una macchina di prova. All’inizio del test, le distanze tra i supporti devono essere di 12 mm e 2 mm. Ciò significa che è possibile testare un provino lungo solo 15 mm. La deformazione di flessione è generata dal movimento rotatorio del dispositivo. Il risultato è la massima sollecitazione di flessione misurata durante la prova, calcolata considerando il momento di flessione e il momento di resistenza del provino. Se la rottura del provino non si verifica quando quest’ultimo raggiunge l’angolo di flessione Dynstat definito dalla normativa, la sollecitazione di flessione viene misurata in questo punto.
  • Importanti differenze nelle proprietà del materiale del pezzo finito, dovute agli effetti morfologici, si verificano nelle parti stampate, le quali possono essere misurate e comparate con questo metodo di prova.
  • Durante un “round robin test” è possibile verificare l’ottima concordanza tra i valori misurati secondo il metodo precedente (applicazione della torsione attraverso il braccio del pendolo) e la misurazione elettronica della torsione. La ripetibilità dei valori misurati è notevolmente migliorata grazie all'applicazione uniforme dell'angolo di flessione e alla misurazione elettronica della torsione.

Video prove di flessione Dynstat

Prove di flessione Dynstat in accordo alla normativa DIN 53435

Sequenza di una prova di flessione Dynstat in accordo alla normativa DIN 53435 con software di prova testXpert III - registrazione Video Capture.

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  • Product information: Strumento di flessione Dynstat per test di flessione a 4 punti secondo DIN 53435 – DB – G PDF 6 MB

Prove di flessione a impatto Dynstat e prove di flessione a impatto con intaglio

  • La prova di flessione a impatto Dynstat viene eseguita con provini verticali, analogamente al metodo IZOD.
  • Lo strumento di prova è un pendolo a impatto in accordo alla normativa ISO 13802 dotato di un supporto speciale per il provino e di una mazza Dynstat.
  • Anche in questo caso la prova viene eseguita con un piccolo provino, lungo solo 15 mm e le cui dimensioni complessive sono identiche a quelle impiegate per la prova di flessione Dynstat.
  • Poiché è necessaria la rottura del provino per determinare la resistenza all'urto, la prova può essere eseguita su materiali fragili con provini non intagliati, mentre i materiali più duttili possono essere testati utilizzando provini con intaglio.
  • La normativa propone l’intaglio Dynstat a U (forma dell’intaglio a “D”), che consente di confrontare i valori con i risultati precedenti. La forma dell’intaglio ad “A” è usata comunemente nella misurazione della resistenza all'impatto Charpy o Izod, molti laboratori hanno l'attrezzatura idonea per la relativa preparazione. Pertanto, anche questa forma di intaglio è stata inclusa nella normativa. Tra i risultati delle forme d'intaglio D e A, c'è stata un'ampia conformità per PP e ABS. 

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