Prove di impatto
Si tratta di prove a breve termine che forniscono informazioni sul comportamento di materiali o componenti soggetti a carico rapido e alle diverse temperature. I sistemi utilizzati per queste prove sono sia pendoli di impatto che torri di caduta.
Tutti i materiali sono utilizzati su base giornaliera con temperature variabili. Poiché il comportamento della frattura dipende dalla temperatura, i materiali vengono spesso testati nell'intero intervallo della temperatura operativa, indicando a quale temperatura e in quale misura il materiale diventa fragile.
Il diagramma di esempio mostra che la diminuzione della resistenza dell'acciaio dolce a -40 °C è del 25 % rispetto alla resistenza a 0 °C. Le materie plastiche mostrano un comportamento simile, generalmente molto più pronunciato. Le prove di impatto sono spesso eseguite anche su materie plastiche a diverse temperature.
Prove di flessione a impatto Charpy
Il metodo Charpy secondo ISO 179-1 è il metodo di prova raccomandato per i test sulle materie plastiche nell’ambito della normativa ISO 10350-1 per la raccolta e la presentazione di dati unici comparabili. La prova viene eseguita preferibilmente su provini senza intaglio con impatto sul lato stretto (1eU). In questo caso, il confronto dei risultati non è possibile.
Prove di flessione a impatto strumentate Charpy
Tracciando la sequenza forza tempo, è possibile ottenere con elevata accuratezza il relativo diagramma tramite doppia integrazione usando una tecnologia di misura di alta qualità. I dati acquisiti possono essere usati in svariati modi:
- Valori caratteristici aggiuntivi che migliorano la conoscenza del comportamento del materiale
- Valori caratteristici meccanici della frattura
- Determinazione automatica indipendente dall'operatore del tipo di rottura usando l'analisi della curva forza-spostamento.
Le curve dei valori di misura mostrano sempre le oscillazioni caratteristiche. In questo caso si misurano le forze e non le energie, come nei tradizionali strumenti a pendolo. Poiché l'elettronica di misura consente misurazioni precise fino a 1/100 della forza nominale, l'estremità inferiore dell'energia d'impatto misurabile è solitamente determinata dalla durata della prova e dalla frequenza propria degli elementi di misura. Per questo, è possibile coprire l'intero range di misurazione descritto nella ISO 179-2 con due mazze del pendolo strumentate.
Prove di flessione a impatto Izod
La normativa americana ASTM utilizza principalmente il metodo di prova Izod, specificato nella ASTM D256. Tutte le prove di impatto secondo questa norma sono eseguite su provini con intaglio. Nel caso in cui siano disponibili solo provini di piccole dimensioni, viene utilizzato il metodo "chip-impact", secondo la norma ASTM D 4508. Si tratta di un test analogo al test Dynstat.
Prove di impatto con macchine di prova ad alta velocità
Le macchine di prova ad alta velocità HTM possono essere ampiamente utilizzate per i test sulle materie plastiche. Sono caratterizzate da un'alta velocità di prova e ampi range di forza e possono essere usate in maniera flessibile nelle prove di trazione e compressione. Inoltre, possono essere accessoriate con una camera climatica per eseguire prove a diverse temperature.